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Per gli allevatori italiani, dall'UE in arrivo 28 milioni di euro

La Commissione europea ha dato il via libera a quanto promesso a metà settembre al Consiglio straordinario Ue agricoltura, destinando 500 milioni di aiuti agli allevatori del settore lattiero-caseario e dell’allevamento in alcuni Stati membri dell’Ue.

Agli allevatori italiani vanno 28 miliardi di euro, 25 dei quali in aiuti diretti.

Gli aiuti mirano a rispondere alle difficoltà di cassa in cui si trovano gli agricoltori, alla stabilizzazione dei mercati e al funzionamento della catena di approvvigionamento (avevamo parlato qui e qui delle recenti manifestazioni di protesta degli agricoltori ed allevatori). La parte più consistente del pacchetto globale verrà corrisposta a tutti gli Stati membri sotto forma di dotazioni a sostegno del settore lattiero-caseario.

Stoccaggio privato di latte in polvere, formaggio e carne suina.

Nel dettaglio si parla di un aumento del tasso di aiuti del 100 per cento per il latte scremato (stoccaggio fissato ad un anno), per il formaggio 100mila tonnellate da ripartire tra gli Stati membri sulla base delle rispettive produzioni, e per la carne suina si prevede l'estensione dello stoccaggio a nuovi prodotti, compresi i tagli del cosiddetto "quinto quarto".

420 milioni di aiuti mirati, 28 all'Italia

I fondi all'Italia sono in aumento rispetto al 2009 quando furono 23 milioni: 28 milioni, di cui 25 per gli aiuti diretti, insieme a una quota per lo stoccaggio dei formaggi che può arrivare a quasi 50mila tonnellate. L'obiettivo è aiutare gli agricoltori ad affrontare la carenza di liquidità soprattutto nei settori lattiero-caseario e della carne suina. L'80 per cento delle risorse sarà ripartita sulla base delle quote latte degli Stati membri, il restante 20 per cento sarà suddiviso tra i Paesi che sono stati particolarmente colpiti dal crollo dei prezzi della carne suina, dall'embargo russo e dalla siccità estiva. Agli Stati Ue è garantita massima flessibilità per la spesa di questi fondi.

Via libera ad aiuti nazionali

La Commissione europea ha intenzione di autorizzare gli Stati membri ad adottare aiuti nazionali complementari a quelli europei senza che questi si traducano tra gli aiuti di Stato illegittimi. Inoltre è pronta ad anticipare fino al 70 per cento degli importi dei pagamenti diretti della Pac a partire dal 16 ottobre.

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