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Quando in Italia si sente parlare di vendita degli alimenti oltre il termine minimo di conservazione le risposte si fanno spesso confuse e si concludono, usualmente, con la prospettata applicabilità di una sanzione amministrativa per chi dovesse vendere alimenti oltre la data di consumazione preferibile, vediamo come stanno davvero le cose.
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La dura battaglia del Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena contro la ditta tedesca Kuhne, che commercializza un aceto che riporta, in etichetta, l’aggettivo “balsamico”, sta per avere un esito con la pronuncia della Corte di Giustizia UE chiamata ad esprimersi su un elemento centrale della vicenda che ha visto contrapporsi il Consorzio e il produttore tedesco.
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Con la sentenza dello scorso 02 maggio 2019 la Corte di Giustizia UE ha risolto il caso C-614/17, che vedeva contrapposti il Consorzio di Tutela del Queso Manchego e la Industrial Quesera Cuquerella SL, ditta produttrice di un formaggio con richiami a Don Chisciotte (il nome del suo cavallo, ronzinante, e l’immagine del personaggio letterario), iconica figura che a sua volta è legata indissolubilmente alla regione spagnola della Mancia.
Lo scorso 18 novembre la China Alcoholic Drink Association (CADA) ha presentato un sistema di valutazione dei vini "con caratteristiche cinesi", vediamo le novità di questa innovazione senz'altro interessante per chi importa prodotti vitivinicoli nella Repubblica Popolare.
Segnaliamo la recente revisione della guida dell'ICQRF in tema di etichettatura degli oli d'oliva pubblicata sul sito del Mipaaft il 6 febbraio scorso e aggiornata alle novità di cui al D.Lgs 145/2017 (sede e stabilimento di confezionamento), al D.Lgs. 231/2017 (art. 17 - identificazione del lotto) ed al Reg. UE 2018/1096
La normativa cinese in tema di etichettatura alimentare potrebbe a breve ricevere uno scossone viste le numerose novità presenti nella bozza di revisione della normativa GB 7718/2011 presentata dalla Standardization Administration of China per le osservazioni da parte del pubblico lo scorso novembre. Esaminiamole nel dettaglio.
A distanza di un anno dalla sentenza del 12 ottobre 2017 della Corte di Giustizia Europea in tema di e-commerce biologico, il Mipaaft interviene prima con il D.M. 18.07.2018 e quindi con la circolare del 28.11.2018 per chiarire, entro certa misura, gli effetti della sentenza europea.
Vediamo la portata dell'adeguamento italiano alla pronuncia europea e cosa devono aspettarsi gli operatori.
E' attiva sul sito del Mipaaf la piattaforma informatica per ricevere le domande delle stazioni appaltanti per le mense biologiche certificate.
Dal prossimo 25 maggio sarà applicabile il nuovo Regolamento Europeo in tema di privacy (Reg. UE 679/2016 - GDPR).
Questa rivoluzione della normativa privacy costituisce un'ottima occasione per parlare del trattamento dei dati personali nel settore agroalimentare, settore tradizionalmente rimasto ai margini della normativa privacy con molti operatori che, per tale motivo, hanno trascurato l'adeguamento agli standard in tema di privacy (sinora contenuti nel Codice Privacy italiano, D.Lgs. 196/03).
L'Ong Usa ambientalista Environmental working group (Ewg) ogni anno stila una classifica della frutta e della verdura che contiene più pesticidi e di quella che ne contiene meno, analizzando la quantità di sostanze chimiche che rimangono sui prodotti che finiscono sulle tavole.
A fine marzo è stato pubblicato in GUUE il Regolamento di esecuzione (UE) 2018/470 della Commissione recante norme dettagliate relative al limite massimo di residui da prendere in considerazione a scopo di controllo per i prodotti alimentari derivati da animali che sono stati trattati nell’UE a norma dell’articolo 11 della direttiva 2001/82/CE.
Il regolamento dell'Unione Europea sulla fornitura di informazioni alimentari ai consumatori (1169/2011) è diventato applicabile a partire dal dicembre 2014.
Il regolamento include l'obbligo di fornire l'elenco degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale (la dichiarazione nutrizionale è diventata applicabile ai prodotti alimentari a partire dal dicembre 2016).
Le bevande alcoliche contenenti più dell'1,2% in volume di alcol sono esentate dall' obbligo di elencare gli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale.
Nondimeno, il regolamento chiede alla Commissione di adottare una relazione che affronti la questione se le bevande alcoliche debbano obbligatoriamente fornire l'elenco degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale e le ragioni che giustificano eventuali deroghe.
Decreto dipartimentale n. 828 del 28/02/2018 - Sistema di qualità nazionale zootecnia.
Un certificato per valorizzare le carni italiane, per rendere visibile al consumatore la provenienza delle produzioni di qualità certificate e per consentirgli con un colpo d’occhio di identificare nelle vaschette o nei banchi delle macellerie le carni grazie al logo specifico.
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